Non appena il tempo di assegnare
al Giappone l'organizzazione delle Olimpiadi 2020, ed ecco che spunta
un bizzarro comitato per l'introduzione del nascondino tra le
discipline a cinque cerchi.
L'idea è del professor Yasuo
Hazaki, 64 anni, una cattedra alla prestigiosa Nippon Sport Science
University, il quale pare abbia dichiarato che “milioni di
persone giocano, o hanno giocato a nascondino in tutto il mondo e,
pertanto, la mia proposta dovrebbe trovare sostenitori ovunque”.
Di fronte all'obiezione che il
nascondino non sia uno sport vero e proprio, Hazaki non si è
scomposto, anzi, ha persino rilanciato “Per praticare il
nascondino bisogna saper correre, mantenere un equilibrio e spesso
un'immobilità assoluta, avere intuito ed agilità: è uno sport,
eccome”.
A sostegno
della proposta del professore giapponese, non
si può non riconoscere il fatto che, a differenza di tanti altri
sport olimpici che richiedono doti fisiche fuori dal comune, il
nascondino può essere giocato da chiunque, a qualunque età, ed in
ogni luogo.
Infine pare che, il neonato Comitato promotore, abbia stilato addirittura un regolamento,
secondo il quale le partite verrebbero giocate in questo modo: due
tempi, della durata di cinque minuti ciascuno, su un campo di
dimensioni a metà strada tra uno di basket ed uno di calcio, sia su
un terreno naturale, oppure artificiale.
Ad affrontarsi
sarebbero due squadre, ciascuna formata da sette giocatori, che
faranno a turno nel nascondersi e nel darsi la caccia: come avviene
nel gioco originale per bambini, per eliminare un avversario, sarà
prima necessario scovarlo, rincorrerlo e, quindi, toccarlo.
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