Pagine

martedì 15 ottobre 2013

Moratti ha venduto l'Inter al fratello di Garibaldi

Chi lo conosce bene lo descrive come un padre amorevole per i suoi quattro figli, con una passione sfrenata per il basket, che nel tempo l'ha portato ad essere prima il presidente dell'associazione indonesiana e, ultimamente, di quello di tutto il sud-est asiatico, oltre che proprietario di due delle maggiori squadre del proprio Paese.

Si tratta, come avrete già capito, di Erick Thohir, il magnate indonesiano che, dopo aver acquistato nel 2011 una quota di minoranza dei Philadelphia 76ers (diventando il primo asiatico ad entrare nell'olimpo della pallacanestro a stelle e strisce) e dopo aver acquistato il D.C. United, squadra di Washington del soccer americano, è ora in procinto di rilevare una della più blasonate squadre di calcio italiane, ovvero l'Internazionale di Milano.

Rampollo di una delle più facoltose famiglie di Jakarta, che da sempre controllano l'economia di quel Paese, dopo la laurea negli Stati Uniti il giovane Thohir ha iniziato fin dagli anni novanta a costruire, mattone dopo mattone, il suo successo imprenditoriale, a partire dal gruppo Mahaka Media, comprendente tv, quotidiani, radio e settimanali sportivi.

Poco per volta riesce ad assumere quote rilevanti anche nelle società di famiglia, come l'Astra International fondata dal padre Teddy, con un fatturato pari a 20 miliardi di dollari, dal settore automobilistico alle industrie minerarie.

Nonostante la sua importante ascesa, Erick Thohir sceglie di mantenere una posizione subordinata, rispetto al fratello Garibaldi (si chiama proprio così), ad oggi tra i venti businessmen più facoltosi di tutta l'Indonesia.

Con un fratello di nome Garibaldi, il 43enne Erick non poteva certo sfuggire all'ineluttabile destino, tant'è che l'acquisto dell'Inter, da sempre croce e delizia della famiglia Moratti, costituisce per lui il coronamento di un sogno nascosto nel cassetto: sbarcare nel vecchio continente europeo, per entrare da una delle porte principali nel gotha del calcio mondiale.

Nessun commento:

Posta un commento