Questa volta, se non altro,
Michelle Bonev è riuscita a far parlare di sé non tanto per le sue
indubbie doti di regista e produttrice, bensì per le rivelazioni di
gossip sexy-politico che, a quanto pare, hanno messo nei guai La7 e
il programma “Servizio Pubblico” di Michele Santoro.
I piccanti racconti dalla cineasta
bulgara, infatti, hanno fin da subito scatenato le ire dell'attuale
compagna di Silvio Berlusconi, ovvero la parlamentare napoletana Francesca
Pascale, con cui la Bonev ha dichiarato d'aver intrattenuto una
relazione sentimentale.
A suo dire, fu lo stesso
Berlusconi a rivelarle le tendenze sessuali della Pascale,
aggiungendo che ai piaceri saffici sarebbe stata iniziata dalla sua
insegnante, molto più anziana di lei: solo con l'intento di
proteggere l'immagine del capo dalle tante approfittatrici che gli
ronzavano attorno -le avrebbe altresì confidato il Cavaliere- la
bionda Francesca avrebbe finto d'essere la "sua ragazza”.
Subito dopo, tra la Bonev e la
Pascale sarebbe nata una profonda amicizia, sfociata in una relazione
amorosa terminata lo scorso mese di aprile, dopo il taglio deciso da
Mediaset della fiction della Bonev, intitolata “Donne in gioco”, in quanto
considerato un programma alquanto scomodo.
Tanto che in molti si sono
chiesti: quella raccontata da Michelle Bonev è tutta verità, oppure
ciò che l'ha spinta a dire quelle cose in un programma televisivo di
prima serata, seguito da milioni di telespettatori, altro non sarebbe
che la vendetta di un'esperta professionista che ha visto naufragare il proprio lavoro?
Fatto sta che la regista bulgara
non ha di certo voluto passare per santarellina, ammettendo d'aver
partecipato anche lei alle famose cene di Arcore, dove ha dovuto
concedersi come tante altre a Berlusconi per avere un aiutino.
Quel che è certo, con
l'intervista concessa a Santoro, la Bonev ha comunque raggiunto il
suo scopo: far parlare di sé e scuotere profondamente l'animo di
molti parlamentari del Pdl, in particolare quello dell'on. Francesca
Pascale che, assieme al proprio legale avvocato Paola Rubini, sta
valutando l'ipotesi di chiedere 10 milioni di danni a La7 ed alla
Bonev, per quella che considerano una vera e propria diffamazione.
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