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lunedì 11 novembre 2013

Marc Marquez, il torero volante della MotoGP

Non ci sono parole: l'anno che sta per concludersi verrà ricordato, dagli appassionati della MotoGP di tutto il pianeta, per i record fatti segnare dal giovanissimo Marc Marquez, laureatosi campione del mondo al suo debutto nella classe regina, oltre tutto alla giovanissima età di soli 20 anni, 2 mesi e 3 giorni.

Dopo la conquista dei titoli mondiali nella classe 125, a soli 15 anni, e in Moto2, nell'ambiente motoristico era stato ritenuto da tutti un futuro campione, ma da questo a prevedere la sua piena esplosione, avvenuta in così poco tempo, nessuno avrebbe certamente scommesso un centesimo.

Quel suo modo sempre al limite di guidare la moto, gli ha spesso attirato critiche da parte di avversari e addetti ai lavori, sempre respinte al mittente con il sorriso sulle labbra dal baby campione spagnolo, che ha dimostrato in pista di saper domare quel mostro a due ruote con una perizia, spesso sconosciuta a parecchi veterani.

Viene facile, ora, il paragone tra il “piccolo” Marc Marquez e quell'altro enfant prodige dell'automobilismo, ovvero Sebastian Vettel, se non altro a dimostrazione del fatto che, negli ultimi anni, il “nuovo che avanza” sembra essere diventato la costante degli sport motoristici, tanto da aver sfornato una vera e propria generazione affamata dalla voglia di riscrivere sia i numeri che i records.

Con la differenza che, se nel caso del pilota tedesco gran parte del suo successo va attribuito senz'altro alla fantastica Red Bull che si trova tra le mani, Marc Maquez ha dovuto farsi largo tra piloti del calibro degli agguerriti connazionali Pedrosa e Lorenzo, per non dire del redivivo Valentino Rossi e di Crutchlow.

Infine, in un'epoca in cui anche la MotoGP è sempre più assoggettata al dominio della computeristica, del fattore pneumatici e delle strategie dei box, non può far altro che piacere scoprire che un pilota, come il campione spagnolo, sappia fare ancora la differenza grazie alle qualità proprie del suo bagaglio tecnico ed agonistico.

A tutto gas, quindi, perché il bello per Marc Marquez, il torero volante della MotoGP, si trova ancora dietro alla prossima curva, appena prima di tagliare davanti a tutti un altro traguardo.

giovedì 31 ottobre 2013

Ferrari, Alonso con la testa già al 2014

Per come sono andate le cose, sarebbe forse meglio per la Ferrari concentrarsi, fin da subito, sulla prossima stagione, anche se c'è ancora da consolidare il secondo posto nella classifica piloti e costruttori.

Così, un Fernando Alonso particolarmente deluso sarà chiamato a  lottare, ancora una volta, per un finale di stagione senza titoli “Dobbiamo essere realisti e accettare che non abbiamo avuto una possibilità sufficientemente buona di poter lottare per il titolo -gli è toccato ammettere- ad inizio stagione la sfida era un po' più ravvicinata, dopo non lo è stata più; ovviamente a inizio anno non era certo il nostro obiettivo finire in seconda posizione in entrambe i campionati, riuscirci ora rappresenterebbe, invece, qualcosa di positivo per tutto il team”.

Il proposito del pilota delle Asturie sarà dunque, al di là delle polemiche che l'hanno visto protagonista in quest'ultimo scorcio di stagione, quello di fare del proprio meglio in queste ultime tre gare, anche se con la testa -c'è da scommetterci- Alonso è già nel 2014 “Siamo persone competitive in Ferrari” -ha infatti dichiarato- “tanto che non vediamo l'ora di ricominciare.

Da Yes Marina, dove si trova per il Gran Premio di Abu Dhabi, assicura altresì di non avere alcun problema con i vertici di Maranello, nonostante le frizioni degli scorsi mesi, dettati soprattutto dallo scarso rendimento della propria monoposto, nell'impietoso confronto con la Red Bull dell'ormai quattro volte Campione del Mondo, il tedesco Sebastian Vettel.

Nella prossima stagione, al suo fianco ci sarà il “cavallino rampante" di ritorno Kimi Raikkonen, per il quale Fernando Alonso nutre, da sempre, grande considerazione “Non posso parlare di lui a livello personale, ma come pilota è un grande campione, un grande talento: è molto veloce ed è uno che ama ciò che fa”.

lunedì 29 luglio 2013

FORMULA 1 | MERCATO PILOTI: FERNANDO ALONSO ALLA RED BULL DAL 2014

Certo, di questi tempi, non sono certo i risultati della Rossa a tener alto l'umore di Fernando Alonso, uno dei piloti tra i più bravi ed apprezzati all'interno del circus, tanto che il settimanale tedesco Bild indica proprio lo spagnolo come il nuovo compagno di squadra di Sebastian Vettel, alla Red Bull, già a partire dalla prossima stagione.

Dopo l'annunciato ritiro di Mark Webber dalle competizioni, molti sono i piloti che ambirebbero a guidare una delle macchine più vincenti della Formula 1 di questi ultime stagioni, tanto che i nomi, da qui alla fine del campionato, saranno certamente più d'uno.

Io preferirei Raikkonen” -pare abbia dichiarato Vettel- anche perchè l'idea di avere Alonso come compagno di squadra, pare proprio non esaltarlo.

Le voci -sempre più insistenti- che accosterebbero lo spagnolo della Ferrari al team campione del mondo, sono iniziate a circolare nel fine settimana all'Hungaroring, circuito che ha ospitato ieri il Gran Premio d'Ungheria.

Il pensiero di Vettel, al riguardo, è stato riferito dal quotidiano spagnolo As, che oggi titolava così Non ho niente contro Fernando, lo rispetto come pilota, ma con Kimi il rispetto è sia in pista che fuori, perché lui è sempre stato molto diretto con me”.

Stando così le cose -sempre secondo As- per Alonso la strada verso un approdo in Red Bull, sembrerebbe tutta in salita, vista l'amicizia pubblicamente dichiarata da Vettel nei confronti del pilota finlandese della Lotus.

In effetti, prima di queste ultime clamorose rivelazioni provenienti dalla Germania, il nome di Kimi Raikkonen era il più gettonato, assieme a quello del pilota della Toro Rosso, Daniel Ricciardo, per sostituire l'anno prossimo Mark Webber, al volante della seconda Red Bull.

domenica 28 luglio 2013

Formula 1 | Gp d'Ungheria: Trionfo di Lewis Hamilton, solo quinta la Ferrari di Alonso

Sempre più in salita il Campionato di Formula uno per il pilota spagnolo della Ferrari.
Oggi, sotto il sole cocente dell'Ungheria, ha trionfato -per la prima volta- la Mercedes guidata da un Lewis Hamilton che sembra tornato alla massima forma.

Nella gara dell'Hungaroring, il pilota inglese ha infatti preceduto -nell'ordine- la Lotus di Kimi Raikkonen e la Red Bull del campione del mondo in carica, Sebastian Vettel.

Quarta è arrivata l'altra Red Bull, quella di Mark Webber, che ha preceduto Fernando Alonso e la sua del tutto “anonima” Ferrari, che hanno occupato una deludente quinta posizione.

Ottava si è classificata la Ferrari di Felipe Massa che, almeno questa volta, è riuscito a portare a termine la propria gara.

Aumenta, così, il divario in classifica tra Vettel ed Alonso scavalcato, quest'ultimo, anche dal redivivo Raikkonen.

Dopo la gara di Budapest, il ferrarista si ritrova pertanto terzo in classifica, a ben 39 punti di distanza dal tedesco della Red Bull, che guida la graduatoria con 172 punti.

La seconda piazza è ora occupata Kimi Raikkonen, a quota 134, mentre Lewis Hamilton -grazie alla magistrale prestazione odierna- si è portato al quarto gradino a 124 punti.

Prima della gara, era stato annunciato ufficialmente che il Gp d'Ungheria di F1 si correrà fino al 2021, dato che gli organizzatori hanno esteso il contratto che li legava al circus.
Al riguardo, solo Monaco e Monza vantano -ora- una più lunga tradizione di calendario dei Gran Premi di Formula 1.