Fare sport? I ragazzi italiani preferiscono di gran lunga il divano di casa:
questo, almeno, è il preoccupante verdetto della ricerca condotta dalla
Società Italiana di Pediatria, secondo la quale i ragazzi italiani
si distinguono per essere, addirittura, i più pigri dei loro coetanei europei.
Basti pensare, al riguardo, che la
fascia d'età degli adolescenti che lasciano lo sport si è abbassata
dai 14 agli 11 anni: il principale motivo per cui tanti giovani
lasciano l'esercizio sportivo risiederebbe nella noia (64%), oppure perché costa
troppa fatica (24,4%), ovvero perché gli istruttori sarebbero troppo
esigenti (19,4%).
E pensare che dovrebbe ormai far
parte della cultura di questo millennio, il fatto che non praticare
sport da giovani rappresenti l'anticamera dell'obesità e delle tante patologie correlate: eppure, molti giovanissimi lasciano,
attribuendone altresì la colpa alla mancanza di tempo causata dal
troppo studio.
Pertanto, se solo 1 ragazzo su 4
pratica sport, è di tutta evidenza come l'Italia sia diventata il Paese più pigro del Vecchio continente: non solo, anche
tra i 15 e i 24 anni, la percentuale dei sedentari assoluti arriva al
25 per cento, mentre a 15 anni meno di un adolescente su due pratica
attività sportiva in modo continuativo, a 18 poco più di uno su
tre.
In tutta l'Unione europea,
infatti, siamo ultimi per pratica sportiva, preceduti da Romania e Grecia,
mentre la Francia, ad esempio, prevede a scuola il doppio delle ore
scolastiche di educazione fisica, rispetto a quanto avviene da noi.
Infine, se la principale causa
dell'abbandono dello sport è la noia, secondo i pediatri italiani occorre un radicale cambio di rotta: una pratica più divertente, meno
agonistica e stressante, tenendo presente che il movimento non è
solo sport agonistico, bensì soprattutto gioco e vita all'aria
aperta.
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