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mercoledì 8 gennaio 2014

Fare sport? I ragazzi italiani conquistano il record europeo di divano

Fare sport? I ragazzi italiani preferiscono di gran lunga il divano di casa: questo, almeno, è il preoccupante verdetto della ricerca condotta dalla Società Italiana di Pediatria, secondo la quale i ragazzi italiani si distinguono per essere, addirittura, i più pigri dei loro coetanei europei.

Basti pensare, al riguardo, che la fascia d'età degli adolescenti che lasciano lo sport si è abbassata dai 14 agli 11 anni: il principale motivo per cui tanti giovani lasciano l'esercizio sportivo risiederebbe nella noia (64%), oppure perché costa troppa fatica (24,4%), ovvero perché gli istruttori sarebbero troppo esigenti (19,4%).

E pensare che dovrebbe ormai far parte della cultura di questo millennio, il fatto che non praticare sport da giovani rappresenti l'anticamera dell'obesità e delle tante patologie correlate: eppure, molti giovanissimi lasciano, attribuendone altresì la colpa alla mancanza di tempo causata dal troppo studio.

Pertanto, se solo 1 ragazzo su 4 pratica sport, è di tutta evidenza come l'Italia sia diventata il Paese più pigro del Vecchio continente: non solo, anche tra i 15 e i 24 anni, la percentuale dei sedentari assoluti arriva al 25 per cento, mentre a 15 anni meno di un adolescente su due pratica attività sportiva in modo continuativo, a 18 poco più di uno su tre.

In tutta l'Unione europea, infatti, siamo ultimi per pratica sportiva, preceduti da Romania e Grecia, mentre la Francia, ad esempio, prevede a scuola il doppio delle ore scolastiche di educazione fisica, rispetto a quanto avviene da noi.

Infine, se la principale causa dell'abbandono dello sport è la noia, secondo i pediatri italiani occorre un radicale cambio di rotta: una pratica più divertente, meno agonistica e stressante, tenendo presente che il movimento non è solo sport agonistico, bensì soprattutto gioco e vita all'aria aperta.

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