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martedì 30 luglio 2013

Toh, chi si rivede: Francesco Facchinetti, novello “cacciatore di talenti”

Dopo una serie di sfortunati flop televisivi, ecco ricomparire l'ex di Alessia Marcuzzi in veste di cantante, ma non solo.

Dopo aver lanciato, insieme agli We are presidents, il suo nuovo singolo intitolato “il mondo è qui”, l'eclettico Francesco Facchinetti si è ritagliato un nuovo ruolo, ovvero quello del “cacciatore di talenti”.


E' una passione ereditata dal mio mentore, Claudio Cecchetto, che per me è stato un vangelo di consigli”, ha dichiarato in un'intervista rilasciata al mensile Vanity Fair.

E i risultati, a quanto pare, sono già arrivati: “Sì e ne sono felice, con la mia società abbiamo lanciato gente come Chiara Biasi, fashion blogger friulana di 23 anni che, con la sua linea di costumi, dà lavoro oggi a sette persone; Frank Matano, fenomeno di YouTube, che a novermbre sarà nel nuovo film di Paolo Ruffini, infine Nesli, a cui io ho semplicemente fatto da amplificatore -ha spiegato Francesco.

Appare sereno, Facchinetti, forse anche perchè è tornato alle sue origini, dietro una consolle a fare dance “Con due amici, Paul e Manuel, abbiamo messo su un trio di musica elettronica, e in cinque mesi abbiamo fatto due canzoni che hanno scalato la classifica House.net, girando i club di tutto il mondo” -racconta- “Siamo stati anche al Paradiso di Amsterdam, dove sei mesi prima avevano suonato Lady Gaga e i Coldplay...si rende conto?”

Aggiungendo poi “Tra sei mesi il nuovo genere 'elettro', che stiamo lanciando, entrerà a pieno nelle radio italiane -dice- “già oggi molti ragazzi non cantano altro”.
Ma la vera fan ce l'ha in casa, si tratta di sua nonna, che ascolta sempre Steve Aoki, il dj giapponese che fa stage diving, ogni volta che mi vede, mi chiede di farle ascoltare “quello col canotto”.

Nel suo futuro, Francesco non esclude un ritorno sul piccolo schermo, meglio se del tipo “famolo strano”, al punto che rivela “Il massimo sarebbe condurre un programma con qualcuno 'all'opposto', che so, un confronto generazionale con Pippo Baudo o, magari, con Antonella Clerici: mamma mia, con lei sì che faremmo ridere”.

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