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domenica 29 giugno 2014

Sport & violenza: come ti mordo l'avversario

Nei giorni immediatamente successivi all'eliminazione della Nazionale dai Mondiali in Brasile, si è fatto un gran parlare soprattutto dell'episodio poco edificante di cui è stato vittima il nostro difensore Giorgio Chiellini: alla faccia del Fair Play, infatti, l'attaccante urugagio Luis Suarez non ha saputo trattenersi dal mordere inspiegabilmente la spalla dell'avversario.


Non certo nuovo ad episodi del genere in campo, il calciatore dell'Uruguay è stato prontamente squalificato dalla competizione iridata, nonché condannato dalla Federazione internazionale a scontare ulteriori nove giornate lontano dai campi da gioco.

Forse non tutti sanno, però, che questo non è l'unico episodio del genere verificatosi nello sport professionistico mondiale: ecco alcuni esempi di azzannate memorabili, avvenute in passato durante altri eventi sportivi.


Correva l'anno 1997 quando, nel corso del match valido per il titolo WBA dei pesi massimi alla MGM Grand Arena di Las Vegas, l'irrequieto Mike Tyson staccò un pezzo d'orecchio al suo sfidante Evander Holyfield, che ovviamente si aggiudicò la corona grazie all'immediata squalifica di Iron Mike.


Non solo boxe, ma anche rugby: tre anni prima del sopra citato episodio di “cannibalismo”, toccò al campione della palla ovale Johan Le Roux, stella dei sudafricani Springboks, tentare di mangiarsi un orecchio di un avversario appartenente ai rivali neozelandesi degli All Blacks, guadagnandosi per tale misfatto ben 20 mesi di squalifica.


Dal rugby all'hockey su ghiaccio il passo è breve: durante il match del Campionato 2009, in cui si affrontarono le squadre di Ottawa e Buffalo, il giocatore dell'Ottawa Jarko Ruutu, nel tentativo di recuperare a tutti i costi il disco metallico, morse la mano del suo marcatore avversario Andrew Peters, finendo così squalificato per le successive due giornate.

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