Nei giorni immediatamente
successivi all'eliminazione della Nazionale dai Mondiali in Brasile,
si è fatto un gran parlare soprattutto dell'episodio poco edificante
di cui è stato vittima il nostro difensore Giorgio Chiellini: alla
faccia del Fair Play, infatti, l'attaccante urugagio Luis Suarez non
ha saputo trattenersi dal mordere inspiegabilmente la spalla
dell'avversario.
Non certo nuovo ad
episodi del genere in campo, il calciatore dell'Uruguay è stato
prontamente squalificato dalla competizione iridata, nonché
condannato dalla Federazione internazionale a scontare ulteriori nove
giornate lontano dai campi da gioco.
Forse non tutti sanno,
però, che questo non è l'unico episodio del genere verificatosi
nello sport professionistico mondiale: ecco alcuni esempi di
azzannate memorabili, avvenute in passato durante altri eventi sportivi.
Correva l'anno 1997
quando, nel corso del match valido per il titolo WBA dei pesi massimi alla MGM Grand Arena di Las Vegas, l'irrequieto Mike
Tyson staccò un pezzo d'orecchio al suo sfidante Evander Holyfield,
che ovviamente si aggiudicò la corona grazie all'immediata
squalifica di Iron Mike.
Non solo boxe, ma anche rugby: tre anni prima del sopra citato episodio di “cannibalismo”,
toccò al campione della palla ovale Johan Le Roux, stella dei
sudafricani Springboks, tentare di mangiarsi un orecchio di un
avversario appartenente ai rivali neozelandesi degli All Blacks, guadagnandosi per
tale misfatto ben 20 mesi di squalifica.
Dal rugby all'hockey su
ghiaccio il passo è breve: durante il match del Campionato 2009, in
cui si affrontarono le squadre di Ottawa e Buffalo, il giocatore dell'Ottawa Jarko Ruutu, nel tentativo di recuperare a tutti i costi il disco
metallico, morse la mano del suo marcatore avversario Andrew Peters,
finendo così squalificato per le successive due giornate.
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