Non è certo la prima
volta, e di sicuro non si tratterà dell'ultima, che qualcuno prova a
far luce sui misteriosi suicidi che hanno visto coinvolte, a partire
dagli anni sessanta, molte tra le più belle donne che hanno posato
per la rivista Playboy, a partire dalla più famosa di tutte,
l'intramontabile e sensualissima Marylin Monroe.
Nonostante la miriade di
inchieste giornalistiche svolte in tutti questi anni, ancor oggi un
alone di mistero circonda la sua morte: la 36nne attrice, icona sexy
del cinema americano e mondiale, fu infatti ritrovata senza vita
nella sua villa, dopo essersi suicidata (secondo fonti della polizia)
ingerendo 47 compresse di Nembutal.
Quella che molti hanno
definito come la maledizione delle pin-up di Playboy non si è certo
fermata al decesso della Monroe, abbattendosi altresì nel corso
degli anni sui destini di altre più o meno famose ex playmate: a
partire da Sue Williams e Ashlyn Martin, conigliette degli anni
sessanta, entrambe morte suicide nel 1969 e nel 1991.
Ancora sconosciute,
invece, risultano essere le cause della prematura scomparsa di Jackie
Rainbow, Lannie Balcom e Fran Gerard, mentre fu un incidente aereo a
stroncare la vita nel 1977 alla splendida Eve Meyer, per non dire
degli incidenti automobilistici in cui perirono Tonia Crews, Claudia
Jennings e Carol Willis, che contribuirono non poco ad alimentare la
leggenda.
Ai giorni nostri, grande
risonanza ha avuto la morte di una delle più amate playmate del
nuovo millennio, ovvero Anne Nicole Smith, che scelse di togliersi la
vita nel 2007, ingerendo un mix letale di alcool e barbiturici:
ultima in ordine di tempo, è stata invece la volta della super sexy
Cassandra Lynn, al tempo nota come Miss Febbraio 2006, scomparsa lo
scorso mese di gennaio 2014 per cause ancor oggi avvolte dal mistero.
Tanto che viene da
chiedersi: esiste un un unico filo che lega le morti di queste
splendide donne, oppure si tratta soltanto di sfortunate coincidenze?
Una domanda alla quale è difficile fornire una convincente
risposta, per non dire di una delle speculazioni più ricorrenti,
secondo la quale la responsabilità dei tanti suicidi sarebbe della CIA che,
dopo aver usato le conigliette come spie, avrebbe deciso di liberarsene al termine delle rispettive missioni.
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